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Empowering girls of ‘nduje: Padre Silvano’s voice

Gli accadimenti degli ultimi due anni e degli ultimi mesi hanno evidenziato più che mai l’importanza del tema dell’accesso allo studio. Lo abbiamo visto con l’emergenza Covid, durante la quale miliardi di bambine e bambini hanno dovuto fare i conti con la didattica a distanza e i problemi di connettività di rete annessi, mentre i più sfortunati sia con la mancanza degli strumenti tecnologici adeguati sia con l’abbandono scolastico; lo stiamo vedendo con i dati desolanti sulla disparità di genere in campo educativo, con le battaglie delle donne e delle bambine afghane che stanno rischiando tutto pur di poter continuare a studiare, ad avere una voce.
Diventa, quindi, sempre più necessario raccontare le storie dei nostri Schoolheroes, punti di riferimento di tanti e tante, storie di ragazze, ragazzi, donne e uomini che hanno saputo fare la differenza affinchè nessuno venga lasciato indietro.

Prima Puntata
Padre silvano ruaro chiamato anche “mupe”

In Congo Padre Silvano Ruaro detto “Mupe” garantisce il diritto allo studio a bambine e bambini pigmei, che altrimenti non avrebbero accesso all’istruzione.

Padre Silvano Ruaro, a Nduje, piccolo villaggio nella foresta dell’est del Congo è un’istituzione: si trova in Africa centrale dagli anni ’70 lavorando lì dal triplo del tempo rispetto al suo predecessore Longo, l’emblema dell’essere missionario.

“Mupe” ha passato 35 anni tra la cittadina di Mambasa, dove è intervenuto fin da subito organizzando aiuti umanitari in collaborazione con l’ONU, in seguito a guerriglie e saccheggi raccogliendo più di 30.000 profughi; e nel villaggio di Nduje, dove ha svolto il suo apostolato fino alla fine degli anni ’80 e dove è tornato qualche anno fa per coronare il suo sogno

Da tre anni Padre Silvano accoglie a Nduje nel Convitto “Padre Bernardo Longo” e nel Convitto “Mamma Bakhita” bambini e bambine Pigmei abitanti della foresta affinché frequentino le scuole elementari.
Senza questi Convitti, nel quale non solo vengono istruiti, ma vestiti, nutriti e curati non avrebbero accesso ad una scolarizzazione
Lo scopo dei volontari è quello di far sì che le bambine e i bambini pigmei, spesso considerati dalla popolazione locale “inferiori”, prendano coscienza della propria dignità in quanto esseri umani, del rispetto reciproco tra etnie differenti e dei loro diritti.

Le cose quasi impossibili si riescono a fare

Negli ultimi decenni Nduje e Mambasa sono stati teatri di guerra.
Nel 2000 la comunità parrocchiale prese i contatti con Padre Silvano cercando di capire se fosse possibile riprendere in mano la missione creata da Padre Bernardo Longo Scj alla fine degli anni ’40.

Così nel 2011 venne organizzato un viaggio in Congo per fare i primi rilievi: con l’obiettivo di contribuire finanziariamente al lavoro che Padre Silvano stava svolgendo nell’area di Mambasa e in particolare per riattivare la missione di ‘Nduye, il tutto grazie al sostegno politico e finanziario della Regione Veneto.
Dopo il sopralluogo iniziò a prendere forma l’Associazione Sostenitori dell’Opera di Padre Bernardo Longo – ONLUS, di Curtarolo (PD) in piena sintonia con la filosofia di Padre Silvano.

Nel 2012 Padre Silvano iniziò importanti lavori di ristrutturazione degli edifici della missione, che ha così ripreso le attività.

Il lavoro di “Mupe”, guidato dalla passione e dalla determinazione con la quale ha sempre voluto portare avanti la sua idea, per quanto ambiziosa, non si è mai fermato. Le difficoltà non sono state poche: a partire dalle scorribande dei ribelli, saccheggi, guerriglie per finire con problematiche logistiche e amministrative. Nonostante ciò quello di Padre Silvano è stato l’unico progetto ad essere stato realizzato tra tutti quelli programmati nell’area.

Le cose quasi impossibili si riescono a fare- afferma lui con determinazione.

Il valore dell’educazione

A Mambasa, vicino a ‘Nduje, la scuola è più articolata. A ‘Nduje, invece, tenere gli insegnanti sul posto è molto più difficoltoso poiché lo Stato non provvede al loro stipendio e le famiglie non hanno le possibilità finanziarie per pagarli: pertanto spesso i genitori per garantire ai propri figli un’istruzione coltivano l’orto degli insegnanti.
La ONLUS Bernardo Longo si occupa di pagarli permettendo così ad ogni bambino di poter andare a scuola: in modo che ognuno sappia leggere, scrivere e fare di conto.

Padre Silvano è stimato da tutte le famiglie per il lavoro encomiabile che fa per portare cambiamento e istruzione in Congo.

I pigmei sono un popolo che a causa della loro struttura fisica minuta e del loro stile di vita seminomade, a stretto contatto con la foresta, sono spesso emarginati e sottomessi dalle altre etnie. Pertanto i pigmei non hanno centri di istruzioni dedicati ai loro bambini, sono esclusi dai ruoli decisionali e non hanno strumenti per rapportarsi con la società.
Da qui nasce l’idea di Padre Silvano di costruire in luogo interamente dedicato a loro. Un ambiente protetto dove possano trovare letti caldi, cibo, acqua, educazione e amore.

Tra il 2014 e il 2015 è riuscito a realizzare il Convitto “Padre Bernardo Longo” destinato ai piccoli pigmei. I lavori sono stati immensi: hanno scoperchiato l’edificio, costruito bagni e docce, i dormitori e le mense. All’esterno hanno edificato terreni ad oggi coltivati direttamente dai ragazzi, cosicchè il Convitto possa sostentarsi autonomamente.

Inizialmente “Mupe” ha dovuto prendere accordi con il capo villaggio e successivamente ha presentato la sua idea alle famiglie, che la hanno accolta molto positivamente.

Questo è stato solo l’inizio del Progetto dei Convitti…